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al testo di Arcangelo Galante
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Roride foglie cibano l'occhi... respiri mattutini bagnano lembi d'autunnali sentieri... pensieri nutrono dell'anima il bosco.
In solitario dialogo l'autunno nel cuore ha piantato radici assottigliando nelle sue liste amorevole desiderio integro e non losco.
Seguendo un istintivo percorso m'allontano dal vociare cercando sussurri di lecci... intrecciano melodie con sognanti querce paladine di sentimenti.
Di autunno son fatte... reminiscenze illuminate da felici giochi svolti in compagnia di amichevoli sguardi e teneri momenti.
S'ode l'assonanza tra il verdigno e l'ocra... lo squillo d'un colore che silenzioso resta... scricchiolio ricomposto sfacimento di passi s'un letto d'aride foglie.
Si leva la nebbia... sale a benedire il gigante calcare prima ch'il sole lo baci col calore di chi sa di baciare un'amante spegnendo le sue voglie. |
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